Dopo il viaggio in treno degli emigranti fino alla Stazione Centrale di Milano, questi si affrettano per prendere le coincidenze che li porteranno all'estero, soli verso un futuro incerto. Il film è girato con una cinepresa a 16mm e utilizza un montaggio semplice e diretto per raccontare le storie delle persone che emigrano. Piavoli evita di utilizzare dialoghi o narrazioni, concentrandosi invece sulle immagini e sui suoni.